Mentre Boeri, Presidente dell’INPS suggerisce alcune strade per tagliare le pensioni senza darlo troppo ad intendere ai lavoratori, e su questo si scambiano botta e risposta con la Camusso.
Mentre sempre sulle pensioni il governo Renzi ha già messo in campo un “camouflage legislativo che fa passare per onerosa (circa 12 milioni di euro) un’operazione che, invece, porterà futuri risparmi nelle casse dello Stato, superiori a quelli che si sarebbero comunque conseguiti senza alcun intervento“.
Lo stesso governo Renzi, in perfetta continuità con i governi Berlusconi e Monti, prosegue caparbiamente nella scelta di sperperare miliardi di euro (altri 600 milioni il prossimo anno!) nell’assurdo piano di acquisto dei cacciabombardieri d’attacco F35 che da anni (vedi questa articolo) andiamo denunciando (oppure questo altro articolo).
In questa pagina la retorica elettorale del PD nel 2013, con tanto di foto demagogica

Nel 2013, secondo il PD, “Scuole e ospedali messi in sicurezza e nuovo lavoro in tutta Italia al posto dei cacciabombardieri”
di seguito la triste realtà nella cronaca del
Fatto Quotidiano
dell’ 8 luglio 2015
di Enrico Piovesana
Lontano dai riflettori e forte della sua maggioranza, il governo Renzi tira dritto sugli F35, sicuro di sbaragliare senza clamori anche le ultime deboli resistenze parlamentari di chi vuole il ridimensionamento o la cancellazione dell’impopolare e costosissimo programma militare.
Solo grazie al sito web del Pentagono veniamo a sapere che la Difesa italiana ha firmato a inizio giugno un nuovo contratto con Lockheed Martin ordinando altri quattro F35 e portando così a 14 il totale dei velivoli acquistati finora dal nostro Paese. Il contratto, da circa 35 milioni di euro, è relativo all’ordine di un nuovo lotto di F35 (il decimo) comprendente quattro aerei: due convenzionali e due in ‘versione portaerei’ a decollo corto e atterraggio verticale. La cifra, una sorta di piccola caparra di prenotazione, riguarda solo i componenti a lunga consegna (Long Lead Items), mentre il grosso del pagamento – 150 milioni di euro ad aereo – verrà versato a rate alla conferma d’acquisto (2016) e poi alla consegna. E’ stato firmato anche un altro contratto datato 30 giugno, da circa mezzo milione di dollari: ennesimo pagamento per lo sviluppo del software di bordo che prosegue, con enormi difficoltà e ritardi, dal 2002.
Segue ….