L’Hotel Imperial, confiscato alla mafia, sarà assegnato alla Prefettura che ospiterà dei migranti. Il Comune scende in campo, ma con troppo ritardo. Una ricostruzione dei fatti e delle scelte politiche. Le chiavi per una convivenza pacifica.
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Il 29 novembre 2017 abbiamo assistito all’incontro pubblico1 organizzato dalla giunta comunale per rendere evidente ai molti cittadini presenti (se solo ci fosse così tanta partecipazione anche per altre tematiche … ) l’utilizzo che se ne farà dell’Hotel Imperial, confiscato e quindi di proprietà dello Stato.
Le notizie sono state veicolate in primo luogo sui social, poi sulla stampa locale.
Forza Italia è tra le prime forze politiche a sollevare la questione; tramite Zanantoni2 giunge la voce che “l’Hotel Imperial […] sia stato assegnato alla Prefettura di Monza che ha pensato di destinarlo ai migranti africani”, attendendo “nelle prossime settimane uno sbarco massiccio a Muggiò di ospiti”.
Probabilmente dal Villoresi, sottolineiamo ironicamente.
Poco prima che la notizie raggiungesse i canali mediatici è stato appiccato un incendio3 che ha coinvolto due piani dell’immobile ma che non ha causato danni ingenti.
Intimidazione?
Torniamo all’incontro pubblico.
Siamo gli unici a ritenere che una serata del genere andasse fatta ben prima?
È bene ricordare che trattasi di un bene confiscato alla criminalità organizzata. Confiscato 2 volte!
La prima, nel ‘97, con le accuse al proprietario di riciclaggio, contrabbando, usura.
La seconda, recente, nel 2013, per estorsione.
Noi avremmo proposto delle sedute pubbliche a seguito di ognuna delle due confische, per spiegare ai cittadini come si presentano i fatti e per studiare assieme buone pratiche per allontanare e indebolire la criminalità organizzata e per definire il ruolo del Comune nella gestione di tali beni confiscati.
In primis va chiarito come sia stato possibile rilasciare le licenze a Francesco Consolazio, ora in carcere, per l’apertura dell’hotel, sequestrato di lì a poco.
Dagli articoli di giornale4 se ne evince lo stupore: “senza contare la lunga lista di carichi pendenti a suo carico [a carico di Consolazio] che in Comune pare non abbiano letto quando è stato dato il via libera all’apertura dell’attività. La SCIA era stata presentata nel 2013”. Attività alla cui inaugurazione venne invitato l’allora sindaco Zanantoni, come ebbe a dire in una intervista5 a fine luglio 2013.
“Onesto albergo” è il titolo della recensione lasciata su TripAdvisor6 da un utente di Treviso che ha soggiornato nel 2015 all’Imperial. Lasciando un voto pari a 3 stelline su 5. Onesto l’albergo ma non l’albergatore.
Vennero fatte delle interrogazioni7 in Consiglio Comunale, una da Rifondazione nel 2013 con relativa risposta8, e successivamente ripresa dal Movimento 5 Stelle nel 2016.
“Pesa ancora di più la difesa e la continuità di questa amministrazione con la precedente: perché i funzionari incaricati dall’amministrazione Zanantoni (Forza Italia e Lega Nord) non sono stati chiamati in causa dall’attuale amministrazione Fiorito (Partito Democratico) per giustificare gli atti e le concessioni rilasciate negli anni precedenti? Cui prodest?” Scrivemmo in una nota congiunta9 Rifondazione Comunista e 5 Stelle nel maggio 2016.
Nella nota evidenziammo che “lo stabile può trasformarsi in un bene pubblico utile per la città di Muggiò”.
A tal proposito. Oltre all’Imperial, quanti altri bene sono sotto sequestro nel nostro Comune? E quale è o sarà il loro utilizzo? Dai dati forniti dall’Agenzia dei beni sequestrati Muggiò ha il primato di strutture sotto sequestro assieme a Seregno. Un dato allarmante sulla criminalità organizzata made in Brianza.
A chi sono appartenuti i beni sequestrati e che rapporti ci sono con le vicende di Desio, Seregno e altre amministrazioni cadute a seguito degli scandali10 per mafia?
La giunta dovrebbe essere al corrente di questi fatti e rendere realmente democratico il processo decisionale cittadino.
Detto ciò, non si è parlato del passato dell’Imperial, ma non si parlerà neanche del futuro.
L’immobile che, essendo sotto sequestro, è di proprietà dello Stato, è affidato all’Agenzia per i beni confiscati e sequestrati il cui compito consiste nell’individuare i futuri proprietari e gestori.
Nel nostro caso la Prefettura ha avuto la meglio, presentando un progetto di accoglienza per rifugiati e richiedenti asilo.
La scelta non deve stupire. L’emanazione governativa sta affrontando da anni la gestione del flusso migratorio che investe il Paese. I Comuni stessi per motivi di opinione pubblica e difficoltà gestionali non si muovono in prima persona per creare accoglienza e strutture idonee. La Prefettura perciò, trovandosi un bene che non necessiti di particolari costi di ristrutturazione, ottempera al suo ruolo. Da notare però che nel tempo gli sbarchi sono andati riducendosi (43% in meno rispetto a dieci anni fa11), facendo rientrare in parte la temuta emergenza migratoria, ma mantenendo attuale la questione dell’integrazione. Va diminuendo anche la criminalità (nell’arco di poco meno di dieci anni la percentuale di reati denunciati è scesa12 dell’8,2%), ma la stampa e le bufale mantengono alto lo stato d’allerta e alimentano la percezione di pericolo e insicurezza.
Alcuni Comuni – tra cui in parte Muggiò – hanno provato a gestire l’accoglienza in maniera diffusa, assegnando le quote di ospiti in appartamenti privati sfitti che stringono contratti di locazione in genere con cooperative di settore. In questo modo si è cercato di evitare la creazione di quartieri “ghetto”, invogliando al contempo residenti e ospiti ad una convivenza quotidiana pacifica.
Muggiò ad oggi ospita 17 migranti, ben al di sotto della percentuale prevista dal governo centrale (fissata al 2,5‰ della popolazione: per Muggiò è pari a 62).
Il Comune può intervenire – in fase di assegnazione del bene da parte dell’Agenzia – presentando una manifestazione di interesse e un progetto di riutilizzo.
Con delibera n. 63 del 17/05/2016 – riportata sulla stampa13 – questo viene fatto: “il Comune di Muggiò manifesta all’Agenzia per i beni confiscati e sequestrati la richiesta di assegnazione dell’immobile, al fine di effettuare un utilizzo dello stesso che non determini aggravio di oneri economico-finanziari in capo al Comune”.
Pare che anche la Guardia di Finanzia abbia presentato un progetto per assegnare degli alloggi il loco ai finanzieri.
A inizio giugno 2016 una ulteriore nota14 congiunta PRC-M5S fu lungimirante: “Chiaramente non basta la manifestazione di interesse, ma bisogna effettivamente perseguire tale interesse”.
Infatti il progetto del Comune è stato scartato e il bene assegnato alla Prefettura che, come è logico, lo utilizzerà per l’accoglienza di secondo livello.
Quanto era efficace il progetto? Quali i contenuti? Il Comune era realmente interessato al bene? Non pare sia così, giustificando questa “tiepidezza” con esosi oneri economico-finanziari.
Ad esempio sarebbe stato forse più incisivo un interesse del comune nella cogestione della struttura con la prefettura, accettando la quota di richiedenti asilo ma mantenendo un parte della struttura per finalità sociali locali, come uno spazio per le emergenze abitative, spazio per associazioni o per altri servizi. In questo modo la struttura avrebbe dato vita a integrazione ed interazione tra ospiti, territorio, quartiere e servizi.
A questo punto la Sindaca propone alla cittadinanza di organizzarsi e sostenere la battaglia contro la Prefettura, mostrandosi candida e disarmata, addirittura sostenendo di essere venuta a conoscenza dell’assegnazione sui social network! Tutto poteva essere gestito meglio, ma ormai il dado è tratto. Ora occorre vigilare su una gestione coscienziosa, efficiente e integrativa dell’accoglienza.
Il 30 novembre il presidente del Consiglio Comunale Fossati ha esortato la politica ad agire all’unisono, sponsorizzando la petizione15 scritta dal comune e rivolta al prefetto, come fu per la “multisala cinematografica”. Qualcuno gli ricordi che fine fecero le migliaia di firme raccolte.
Petizione accolta anche dai leghisti locali, che lancia la santa crociata contro i “finti profughi”. In effetti la Lega Nord è sempre stata attenta al continente africano. In particolare nel commercio di diamanti16 …
Senza alzare barricate.
Le barricate le vorremmo alzare contro i potenti e i padroni. Non contro i nostri simili, non contro gli ultimi, scatenando una guerra tra poveri e fomentando la speculazione politica degli ambienti più estremi della destra e dei malavitosi. Questi ultimi sono parte del problema. Questi ultimi sono i protagonisti di atti intimidatori e fascisti come quello di Como17. Fortuna vuole che, in controtendenza col resto della Brianza, tali soggetti non si sono palesati alla serata pubblica.
Anche se scontato, la leggerezza con cui si parla di guerra e profughi impone di guardare le persone negli occhi e riconoscere la sua umanità. “Restiamo umani” disse Vittorio Arrigoni, non stiamo discutendo su uno stock di merce invenduta da ricollocare, ma di esseri umani.
Esseri umani protagonisti di un fenomeno di massa – le migrazioni – che da secoli ridisegna confini e mette in discussione la dura eredità colonialista europea.
Riassumendo la questione: il Comune invita la cittadinanza a mobilitarsi contro la Prefettura dello Stato che utilizzerà l’Hotel Imperial, bene confiscato alla mafia, per l’accoglienza di rifugiati stranieri. Il Comune presentò richiesta di utilizzo della struttura ma venne rifiutata, forse per lo scarso interesse reale sempre dimostrato dalla giunta.
A nostro parere questo non è il momento delle false promesse e delle mezze verità.
Occorre essere attori consapevoli e saper gestire al meglio la situazione attuale, ponendo le basi per un futuro migliore. Per tutti.
L’immobile qualora verrà affidato alla Prefettura sarà oggetto di bando o assegnazione diretta per la gestione dei rifugiati. Il Comune non deve essere un escluso, e qui può far sentire la sua voce e fare davvero la differenza. Può vigilare ed esporre esigenze sull’operato della cooperativa che potrebbe vincere l’appalto, individuando cooperative sociali con personale esperto, slegate dal mondo degli affari e dei palazzinari. Il Comune può richiedere di coprogettare con Prefettura e cooperative le modalità di controllo e integrazione, rendendo il territorio, le associazioni e i servizi partecipi e attori consapevoli. Ricordiamo che si sta parlando di accoglienza di 2° livello, per cui orientata a soggiorni lunghi in attesa della decisione della Commissione per il rilascio dello status di rifugiato. Soggiorni lunghi che permettono di creare più facilmente contatti tra i residenti e gli ospiti.
Inoltre accoglienza di 2° livello significa anche ingresso nel paese di persone che hanno già avuto visite e cure mediche, persone che possono cercare legalmente un lavoro, persone che stanno già imparando la lingua, persone seguite da personale specializzato e da servizi dedicati. Nulla a che fare con l’orda invasiva degli esaltati di destra.
Buone pratiche esistono e se ne può fare tesoro.
I residenti milanesi del quartiere della caserma Montello (con capacità di 300 posti d’accoglienza) hanno risposto18 degnamente all’indegna manifestazione razzista di CasaPound, nel novembre 2016, organizzando una festa di quartiere, animata dai residenti locali, dagli stranieri di lunga data e dai nuovi arrivi, famiglie e bambini, giovani e anziani.
Un significato profondo si annida in un gesto come quello della festa: superare la parole integrazione – che prevede un integrato dominante e uno da integrare a forza – e sostituirla con interazione, ovvero condivisione di aspettative ed esperienza, ma anche di regole e controllo reciproco.
Controllo e accoglienza. Le chiavi in mano ai cittadini per costruire dal basso una città serena.
Alcuni (tristi) commenti facebook:
NOTE
1 http://www.ilgiorno.it/monza-brianza/cronaca/muggio-profughi-1.3571967
2 https://quibrianzanews.com/migranti-zanantoni-arrivo-massiccio-allhotel-imperial/
3 http://giornaledimonza.it/cronaca/incendio-muggio-fiamme-hotel-imperial/
4 https://prcmuggio.wordpress.com/2016/06/20/hotel-imperial-news/
7 https://prcmuggio.wordpress.com/wp-content/uploads/2009/10/hotel-imperial.pdf
9 https://prcmuggio.wordpress.com/2016/05/13/hotel-imperial-comunicato-congiunto-m5s-prc/
11 https://ilmanifesto.it/in-10-anni-cala-limmigrazione-triplica-lemigrazione-degli-italiani/
13 https://prcmuggio.wordpress.com/2016/06/20/hotel-imperial-news/
14 https://prcmuggio.wordpress.com/2016/06/05/hotel-imperial-nota-congiunta-m5s-prc/
15 http://www.comune.muggio.mb.it/tool/home.php?s=0,1,7,312&dfa=do1838&pg=&diditem=11266
18 http://www.milanotoday.it/cronaca/profughi-accoglienza-caserma-montello.html
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